Alla scoperta della lana Mohair, una delle fibre più pregiate al mondo
Cos’è la lana mohair? Quanto ne sappiamo di questa fibra?
Spesso ci troviamo a leggere la parola lana mohair sulle etichette dei nostri capi preferiti che siano un maglione, un cappotto o una sciarpa.
Dalle mille virtù e particolarmente pregiata, questa fibra tessile naturale è ricavata dalla tosatura del vello della capra d’Angora, il cui nome deriva dalla capitale della Turchia, Ankara.
La parola mohair deriva dall’arabo mukhayyar che significa scelta.
Il nome del filato “mohair” è un derivato del nome turco, che denota “i migliori peli di capra”.
All’inizio, questa parola si riferiva a un tipo di tessuto derivante da crini, con il passare del tempo si è passati a definire come Mohair questa preziosa lana.
Questo tipo di capra è originaria del Tibet ed è arrivata in Turchia nel XVI secolo. Hasta 1849, la provincia di Ankara era l’unico produttore di capre in Angora.
Dal diciannovesimo secolo, la selezione è balzata molto avanti e sono state allevate nuove razze di questo animale, oggi, i centri di produzione di questo tipo di materiale sono Sud America, Sud Africa, Italia, Turchia.
Esistono vari tipi di lana mohair, differenti tra loro nei metodi di preparazione e nelle loro proprietà.
La lana ottenuta dalla tosatura della capra di sei mesi prende il nome di Kid Mohair, come questi prodotti, è caratterizzato da una particolare morbidezza che ne conferisce una qualità altissima e di conseguenza un prezzo alto.
Nello stesso tipo si distingue Super Kid, con straordinarie caratteristiche di morbidezza e tenerezza, usato nei tessuti più costosi. Un esempio? Lo trovi qui.
Dal secondo taglio di tosatura otteniamo il Going Mohair di qualità leggermente inferiore.
Infine, dalla tosatura degli animali adulti, la lana mohair ottenuta è sempre di buona qualità ma non paragonabile nelle varie caratteristiche a quello ottenuto dalla tosatura degli esemplari più giovani.
La lana degli animali più giovani viene utilizzata per i capi di maggiore pregio, come i capi di abbigliamento e le parrucche, mentre la lana degli animali più vecchi viene utilizzata per tappeti e per tessuti più resistenti.
Il diametro della fibra della lana mohair varia tra 24 e 60 micron, a seconda dell’età dell’animale da cui è tratto.
Questa fibra notevolmente lunga, lucente e morbida viene particolarmente usata nella produzione di filati mischiati con la lana, e spesso, viste le sue innumerevoli proprietà, viene mescolata ad altre fibre meno pregiate per migliorare la qualità del prodotto finito.
Le sue eccezionali caratteristiche di resistenza, conferiscono lunga durata e nello stesso tempo un’incredibile raffinatezza, con un pregiato effetto di lucidità.
La lana mohair è particolarmente adatta per i lavori di capi ed accessori che devono tenere caldo senza essere però troppo pesanti.
Questo filato è lavorabile sia con ferri da maglia sia all’uncinetto, oppure con i telai e la forcella. Si possono creare caldi maglioncini o eleganti scialli oppure coprispalle, delle sciarpe traforate, dei cappelli di tutti i tipi, guanti, babbucce, scaldamuscoli.
La lavorazione più adatta è quella a maglia poiché non comprimendo il pelo del mohair esalta tutte le qualità presenti nella fibra rendendo unico ogni capo confezionato.
Gli articoli in lana richiedono una cura particolarmente attenta, specialmente i prodotti mohair.
È consigliabile lavare il vostro capo in lana Mohair a mano e con acqua fredda (circa 30°), evitando di strofinare troppo energicamente.
A lavaggio terminato evitare di strizzare il capo; per eliminare l’acqua in eccesso è consigliabile arrotolarlo delicatamente su se stesso dopodiché deve essere steso in piano.
Da bandire le mollette per stendere il capo, assolutamente no!
Dopo l’asciugatura, è consentito il vapore al posto della stiratura.
I capi in mohair sono sistemati su grucce o ripiegati ordinatamente sugli scaffali. Come tutti i capi in lana anche il mohair è vittima dell’attacco delle tarme ed è necessario proteggere i nostri capi dall’attacco di questi nemici, perderne la qualità e l’unicità per cure improprie sarebbe un vero peccato!
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