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Colori, fantasia e creatività, il Patchwork

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Il patchwork, una tecnica per nulla dispendiosa, che ci avvicina all’arte del riciclo

Il termine patchwork significa lavoro con le pezze e consiste nel cucire insieme pezzi di stoffa di colori e misure diverse.

Questa tecnica ha radici antiche, originaria dell’Asia e dell’Africa, nata dalla necessità della popolazione di realizzare capi di abbigliamento per proteggersi dal clima freddo e pungente.

Anche nelle battaglie i crociati sotto l’armatura indossavano questi indumenti formati da diversi strati di tessuto che venivano cuciti insieme e trapuntati.

In tempi antichi, quando i tessuti non erano alla portata di tutti e difficili da reperire, la necessità di riadattare le stoffe che si possedevano riciclandole per farle durare più a lungo e rendendole utili ad ogni occasione, ha dato vita allo sviluppo di innumerevoli modelli e tecniche che hanno creato veri e propri capolavori di cucito.

In Italia fa il suo debutto negli anni 90 e questa tecnica viene usata per eseguire diverse creazioni come cuscini, coperte e borse, spesso si tratta di lavori eseguiti singolarmente maggiormente a livello casalingo.

Questa tecnica è molto utilizzata nel mondo per realizzare il quilting, cioè delle trapunte di patchwork il cui strato superiore è composto da un insieme di pezze colorate.

Il patchwork è l’operazione di cucire armoniosamente le toppe, la composizione di pezzi di stoffa, il quilt (tradotto “trapunta”) è invece il lavoro concluso, il “sandwich”, per così dire, che tiene insieme la parte superiore e quella inferiore (Backing), passando per quella intermedia (Bating), ovvero la trapunta che oggi è prevalentemente costituita da ovattina sintetica o siliconata.

Tutti i tessuti possono essere utilizzati per creare un patchwork a seconda del lavoro che ci apprestiamo a fare e, a seconda dell’effetto visivo che vogliamo ottenere, alcuni tessuti si prestano meglio di altri ad un lavoro di qualità superiore.

Da preferire, in generale, sono i tessuti compatti, in quanto la resistenza maggiore durante la lavorazione ne evita lo sfilacciamento. Un esempio di tessuto compatto sono le fibre naturali come il cotone ma anche i tessuti misti e la lana si prestano bene al patchwork.

Esistono diversi tipi di patchwork:

  • patchwork geometrici: si chiama così perché la forma delle stoffe viene cucita con forme geometriche regolari, come quadrati, triangoli o rombi. È lo stile più semplice che caratterizza le coperte trapuntate americane;
  • patchwork appliqué: costituito da strati di stoffa sovrapposti da la possibilità di applicare disegni, sagome e oggetti “ritagliati” sui livelli sovrapposti del patchwork. Questa tecnica è usata soprattutto nel patchwork decorativo vista la grande varietà e creatività di soggetti impiegati;
  • patchwork tipo log cabin: utilizzata soprattutto per la realizzazione di cuscini, coperte ed elementi decorativi prevede l’utilizzo di strisce di stoffa, cucite fra loro a formare motivi dalla forma quadrata;
  • patchwork Atarashii o Giapponese: utilizzata soprattutto nel confezionamento di capi di abbigliamento, prevede una grande manualità ed esperienza, basata sull’antica arte degli origami, prevede l’utilizzo di tessuti ripiegati e cuciti fra loro a formare motivi tridimensionali;
  • crazy patchwork: ideale per dare sfogo alla fantasia si tratta della tecnica in assoluto più creativa, che utilizza pezzi di stoffa irregolari e diversi fra loro, senza alcuna regola.

Gli strumenti necessari per eseguire la tecnica del patchwork sono: macchina per cucire, forbici, spilli a testa piatta, taglierino, righello e squadre, pianale e tessuti. Per chi vuole risparmiare tempo e fatica in commercio si trovano i kit già pronti all’uso.

Con il Patchwork è più facile creare qualcosa di grandi dimensioni piuttosto che piccole e per chi è principiante è consigliabile realizzare una coperta seguendo magari uno schema già pronto.

Preparate i pezzi di stoffa seguendo le indicazioni del disegno e creando sul piano di taglio una sorta di collage. Una volta avvicinati i pezzi di stoffa, lasciando un discreto margine di distanza gli uni dagli altri, potrete procedere alla cucitura. Una volta cuciti insieme i pezzi di stoffa dovrete stirare accuratamente le cuciture per appiattire i margini.

Con il Patchwork è possibile realizzare tante creazioni, tappeti, cuscini, coperte, trapunte e perfino animaletti di stoffa colorati dalle forme autentiche da regalare ai nostri piccoli come compagni di gioco.

Un vero e proprio passatempo creativo, economico, unico adatto a tutti e utile a colorare le uggiose giornate invernali con i suoi mille colori!

 

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